Alla scoperta di MCAE (Pardot) Conditional Completion Actions
Pardot ha recentemente attraversato una fase di rebranding cambiando nome (clicca qui per approfondire!) diventando Marketing Cloud Account Engagement.
Pare non essere però l’unica novità destinata alla piattaforma.
L’aggiornamento più recente di MCAE si basa infatti sulle cosiddette Conditional Completion actions, tradotte letteralmente come: azioni condizionali complementari, un vero e proprio game changer per generare campagne di marketing ancor più complesse, efficaci e complete.
Completion actions: Cosa sono?
Quando parliamo di Completion Actions facciamo riferimento a strumenti che permettono di implementare automazioni (complementari o aggiuntive), sulla maggior parte delle componenti di Pardot, come form, Landing pages, file, custom redirects, ecc.
Si tratta, per definizione, di azioni complementari, che vanno ad attivarsi dal momento in cui si interagisce con una determinata componente di MCAE, ad esempio compilando un form o rispondendo ad una CTA.
Gli admin di Pardot e i Marketing Users possono scegliere di configurare i trigger più utili a seconda delle proprie necessità.
Completion actions: quali sono:
- Add Tags
- Add To List
- Add to Salesforce Campaign
- Adjust Score
- Adjust Score For Scoring Category
- Assign Prospect via Salesforce Active Assignment Rule
- Assign To Queue
- Change prospect custom field value
- Change prospect default field value
- Create Salesforce task
- Increment prospect field value
- Notify assigned user
- Notify user
- Notify user via Twilio (phone)
- Register for webinar
- Remove from list
- Remove tags
- Send autoresponder email
- Set profile
- Set prospect’s first touch campaign
Conditional Completion actions: Cosa sono?
Una volta chiarita la natura e la funzionalità delle completion actios possiamo fare un passo in più, entrando nel vivo dell’aggiornamento!
Le conditional completion actions aggiungono logiche complesse alle completion actions, nuove o già presenti, sui propri asset di Pardot.
In poche parole: sarai in grado di creare logiche simili alle dynamic lists o alle Automation rules che seguono questo pattern:
Prima: Upon engagement (click/form fill), then trigger Y
Ora: Upon engagement (click/form fill) look to see if X = Value; then trigger Y
Sarà sempre possibile inserire completion actions come specificato nel paragrafo precedente, che possano essere applicate a tutti i prospect che coincidano in modo utile con gli asset, la differenza, con questo aggiornamento, sta nella possibilità di creare “conditional actions” aggiuntive.
Clicca qui per approfondire e qui per una breve demo.
Conditional completion actions vs completion actions: cosa cambia?
A livello di funzionalità non ci sono grandissime differenze.
Entrambe, semplificando, guardano ad una determinata azione per connetterla a quella successiva.
Quel che davvero cambia riguarda l’utilizzo.
Le conditional completion actions aggiungono complessità alle azioni complementari preesistenti, aggiungendo un criterio che guidi il completamento, avvenuto o meno, di una data azione.
Questo permette ai marketer di creare vere e proprie ramificazioni all’interno di Pardot, gestendo in modo differente e personalizzato ogni tipologia di prospect.
Inoltre è finalmente possibile triggerare una completion action solo se il prospect rispetta delle condizioni specifiche, cosa che precedentemente doveva essere fatta esternamente tramite automation rule of engagement program. Le condizioni su cui si possono basare le completion action sono stati del prospect, come appartenenza ad una campagna o condizione di assegnazione, campi custom e non di account e prospect o interazione del prospect con determinati contenuti.
Conditional completion actions: limiti e requisiti.
La buona notizia è che le conditional completion actions sono disponibili per chiunque a partire dalla data di rilascio.Le limitazioni riscontrate fino ad ora sono state identificate da “The Spot”, e potrebbero cambiare con i prossimi aggiornamenti:
- No conditional actions basate sull’appartenenza a liste
- No conditional actions su lists email da email builder in versione classic (disponibili solo sul nuovo Email Lightning Builder)
- Limite di 6 conditional groups per asset (in aggiunta alle tue completion actions standard)
- Limite di 15 conditional group actions su tutti i conditional groups per asset.
Le possibilità che si aprono con l’introduzione delle conditional completion actions sono immense, così come i vantaggi ottenibili dall’integrazione di queste ultime nelle org dei propri clienti!
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